Da luglio a settembre 
Mostra fotografica “I contadini volanti”
Un progetto di Flavia Amabile
Frazione S. Pietro, Borgo del Castello (Via Accola)
a cura di Antonella Ferrara e Associazione Culturale Il Tempio di Apollo

In collaborazione con Il Casale della nonna

Avete mai visto un contadino volare? O un futuro avvocato lasciare tutto e iniziare a coltivare la terra?

Tutto questo, e molto altro ancora, accade in Costiera Amalfitana, in provincia di Salerno, e fa parte del progetto “I contadini volanti”, il racconto di una terra e un mondo che stanno scomparendo. Il progetto è nato insieme a loro, ai contadini della Costiera Amalfitana, poche decine di persone che continuano a coltivare gli sfusati (il nome della varietà di limoni della zona) con gli unici strumenti possibili in quella zona.

Pochi fortunati hanno una teleferica o una monorotaia, qualcuno ha i muli, tutti gli altri si basano solo su braccia robuste per riuscire a trasportare le casse piene di limoni su e giù per migliaia di gradini durante la raccolta oppure pali di castagno pesanti anche un quintale quando è il momento di rifare il pergolato. E non hanno a disposizione altro che gambe agili per salire in piedi sulla struttura di legno che regge le piante e camminare da un albero all’altro per piegare i rami o stendere le reti. È la salvezza di uno dei tratti di costa più belli del mondo, l’unica vera difesa contro il degrado e l’abbandono, ma è anche un lavoro faticoso dai guadagni spesso irrisori, se non inesistenti.

Anno dopo anno, il numero di giardini abbandonati è in aumento, un rischio che questa terra non può e non vuole correre. Un tesoro prezioso che deve diventare di nuovo interessante per le giovani genereazioni. Dopo gli anni della rassegnazione in questi ultimi tempi i contadini stanno vivendo una stagione diversa, nascono idee e iniziative, si sperimentano nuove vie per non essere costretti a andare via.

Anche “I contadini volanti” è una di queste idee. Flavia Amabile, giornalista de La Stampa, ha fotografato i contadini per un anno, dal luglio del 2014 al giugno del 2015, per seguire tutte le fasi, dalla piegatura durante l’estate alla copertura durante l’autunno inoltrato fino alla raccolta in primavera. Da queste foto è nato un libro e una mostra che va ormai da anni in tutti i luoghi che vogliono «stare con i contadini volanti». Stare con i contadini volanti vuol dire mantenere viva l’attenzione su di loro continuando a raccontare le loro storie. Ci auguriamo che le storie e le immagini degli «agricoltori eroici» possano sensibilizzare tutti i turisti italiani e stranieri che ogni anno visitano il borgo e che non sempre hanno consapevolezza del grande sacrificio che sta dietro ai meravigliosi terrazzamenti dell’oro giallo.

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